III Domenica del Tempo Ordinario
Dio insegue con la sua tenerezza e la sua misericordia tutti coloro che si perdono, ovunque essi si trovino. Esorta a convertirsi, a ritornare sulla retta via e non appena dimostriamo il pentimento, si affretta a perdonare il nostro peccato.
È questo il tema di tutti i profeti fino ad arrivare al Battista:
“Preparate la strada al Signore”.
Non appena ha cessato la voce del precursore imprigionato, Gesù ha ripreso il suo messaggio con una nuova autorità:
“Il tempo è compiuto e il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete al vangelo”.
In questo messaggio non c’è soltanto l’invito alla conversione, ma anche l’annuncio di una Buona Notizia, cioè che Dio sta per intervenire per la nostra salvezza.
Dio vuole offrirci grazie abbondanti, vuole trasformare la nostra vita perché sia bella e sia motivo di grande gioia.
A Gesù fa eco anche Paolo, nella seconda lettura, il quale ci esorta a ridimensionare il valore di tutte le cose e non attribuire un’importanza eccessiva alle cose terrene.
Siamo chiamati a vivere nell’intimità con Dio: questa è una realtà meravigliosa che diventa per noi la cosa più importante.
Dio ci vuole salvare, ci vuole colmare del suo amore, questa è l’unica cosa che conta.
Gli episodi della chiamata da parte di Gesù sono fondamentali per tutti i cristiani: dobbiamo seguire Gesù e i nostri progetti devono essere orientati alla sua sequela.
Le cose valgono nella misura in cui vengono fatte con fedeltà alla sua chiamata.
Nella domenica dedicata alla Parola di Dio, così come voluto da Papa Francesco, riscopriamo in comunità, in famiglia e individualmente il dono che Gesù, Parola che salva, ci fa con tutto il suo amore.
Ascoltiamo la sua voce che attraverso la Sacra Scrittura ci chiama ad un più intimo e gioioso incontro con Lui.