Solennità dell’Ascensione di Gesù al Cielo

I quattro vangeli attestano che Gesù morto sulla croce, il cui corpo è stato deposto nel sepolcro, si è in seguito mostrato più volte e in diverse occasioni agli apostoli e ad un certo numero di discepoli.

Le testimonianze che essi hanno trasmesso sono rese ancora più credibili dal fatto che queste apparizioni non hanno convinto subito chi ne ha beneficiato. Essi hanno dubitato di queste apparizioni intermittenti fino a cessare del tutto. 

Luca è l’evangelista che parla più ampiamente di quella che viene definita l’Ascensione del Signore. Questo evento ci fa notare due aspetti importanti. Da una parte, l’Ascensione, ci fa volgere i nostri sguardi al cielo, dove Gesù glorificato siede alla destra del Padre. D’altra parte, l’Ascensione è per noi l’inizio di un dinamismo: Gesù risorto e asceso al cielo invia i suoi discepoli, con la forza dello Spirito Santo, a diffondere la fede in lui in tutto il mondo e trasformare il mondo secondo il disegno di Dio.  

L’Ascensione è, dunque, un momento in cui, invece di restare con gli sguardi fissi al cielo, dobbiamo pensare ai compiti che il Signore vuole affidarci. Nell’assolvere questi compiti non saremo certo soli. La grazia dello Spirito Santo ci darà la forza di compiere ciò che il Signore ha designato per ciascuno di noi.

Non dimentichiamo di perseverare nella preghiera uniti con Maria Madre di Gesù e della Chiesa.