Domenica delle Palme – 13 Aprile 2025

Inizia, con la Domenica delle Palme, la settimana santa. Santa fra tutte è la settimana consacrata alla celebrazione annuale della Pasqua del Signore. Grande, la settimana nella quale i cristiani fanno solenne memoria del mistero centrale della fede e della vita della Chiesa: il Cristo morto e risorto per la salvezza del mondo intero.
In questa domenica la chiesa ci invita a meditare sulla passione del Signore con raccoglimento, amore e gratitudine.
Luca racconta la passione con molta venerazione e ammirazione per il suo Signore. La venerazione si nota dal fatto che l’evangelista evita di raccontare i dettagli crudeli o umilianti della passione. Non usa il termine flagellato ma mette sulle labbra di Pilato una formula più vaga: “Lo punirò”.
Il terzo evangelista non parla del coronamento di spine, non si mette a raccontare che il suo Signore è stato umiliato in questo modo. Nella scena davanti al Sinedrio non parla dei falsi testimoni che lo hanno accusato ma mette solo in rilievo la risposta di Gesù, in cui si rivela tutta la dignità di Cristo e Figlio di Dio.
Luca manifesta anche una grande ammirazione per Gesù che è modello del giusto sofferente, di colui che con tanta docilità alla volontà di Dio accetta tutte le sofferenze e aiuta altre persone a convertirsi e trovare l’unione con Dio.
Nel racconto dell’agonia Luca insiste sul fatto di “non entrare in tentazione”. La generosità di Gesù di manifesta sin dal momento dell’arresto: quando al servo del sommo sacerdote viene staccato l’orecchio destro, egli interviene guarendolo.
Gesù è pieno di misericordia. Tutto il racconto della passione viene illuminato dal primo episodio, l’ultima cena.
Qui vediamo come Gesù affronti tutta la sua passione con un desiderio ardente. Dice infatti: “Ho desiderato ardentemente mangiare questa Pasqua con voi prima della mia passione”. In questo momento egli prende in anticipo tutta la sua passione e la trasforma nell’esperienza del più grande amore.
Con l’istituzione dell’Eucaristia cambia il senso dell’evento: da un evento negativo, drammatico che manifesta tutta la malvagità umana, esso si trasforma in evento di grazia e di salvezza, manifestazione più grande dell’amore di Dio, rivelazione più grande di Dio che è amore.