III Domenica di Pasqua – 4 maggio 2025

Il brano del vangelo di oggi comprende tre scene: l’incontro con Gesù e la pesca miracolosa; il pasto con il Risorto; il dialogo fra Gesù e Simon Pietro.
I discepoli sono tornati al loro mestiere abituale e Gesù si inserisce in modo discreto nella loro vita quotidiana in modo del tutto naturale.
Dopo essersi informato sul fatto che manca loro il cibo, questo “Sconosciuto” con autorevolezza dà loro un consiglio:
“Gettate la rete dalla parte destra della barca e troverete”.
Essi lo fanno e prendono una grande quantità di pesci. Gesù manifesta la sua gloria e il discepolo che Gesù amava ha un’intuizione e dice a Pietro: “È il Signore”.
Cristo si manifesta così nella nostra vita: in modo discreto. Se non abbiamo il cuore e gli occhi aperti non riconosciamo il Signore.
Poi nella seconda scena Gesù Risorto offre un pasto preparato sulla brace, sul fuoco della sofferenza. Egli ci ha preparato il pasto dell’Eucaristia sul fuoco della passione e ci offre continuamente questo pasto. Chiede, poi, inaspettatamente agli apostoli un po’ del pesce che hanno appena preso.
Egli vuole che la relazione tra lui e gli Apostoli sia reciproca: non vuole essere il solo a donare, ma vuole che anche gli Apostoli abbiano la gioia e la dignità di contribuire a questo pasto.
Così come noi otteniamo il dono dell’Eucaristia dobbiamo anche parteciparvi attivamente con il frutto della grazia ricevuta e donata.
Dopo questo c’è il dialogo fra Gesù e Pietro. Quest’ultimo non è spavaldo come prima della passione quando afferma che non si allontanerà mai da Gesù e poi invece lo rinnega per tre volte.
È diventato più umile e perciò dice: “Signore tu lo sai che ti amo”.
Così fa riferimento alla conoscenza che Gesù ha di lui e non alla propria sicurezza.
E allora Gesù gli affida il suo gregge. Tutto nasce, cresce e si sviluppa sull’amore per il Signore.