VI Domenica di Pasqua

È sorprendente la delicatezza con cui inizia il Vangelo di questa VI domenica di Pasqua: “Se mi amate, osserverete i miei comandamenti”. “Se mi amate”. Un punto di partenza libero, umile, ma allo stesso tempo paziente e fiducioso. La delicatezza di Gesù è tale da non imporre nulla, nemmeno i suoi comandamenti che non sono una norma, non sono leggi che impongono una restrizione della libertà dell’uomo, non sono nemmeno precetti di buona condotta. Essi sono la strada della vera vita rivelata in Cristo.

La costruzione della frase nel testo greco pone l’accento su “miei” non tanto perché dettati da Gesù ma perché vissuti da Gesù, perché sono la sua vita. Gesù intende dirmi: se mi ami diventi come me! Amare trasforma, uno diventa ciò che ama. 

Ed il primo ad amare è Cristo tanto da ribadire per sette volte un concetto: “Rimanete in me”, “abitate in me”. Ed io “sarò con voi”… “verrò presso di voi”… “io in voi e voi in me”. 

Gesù cerca spazi del cuore. Gesù ama e chiede di essere amato. San Tommaso d’Aquino afferma che “Amare è passione di unirsi alla persona amata”. Ed ecco che Gesù cerca di creare un’intima comunione con noi. E lo fa dicendo che non ci lascerà mai soli ma manderà un altro Paraclito.