Festa della Trasfigurazione

L’evento della Trasfigurazione di Gesù sul monte non è ricordato solo nei Sinottici ma anche da uno dei testimoni oculari, Pietro, così come ci racconta la seconda lettura di oggi. 

In tutto il racconto sembra che sia Dio solo in azione rivelando ai discepoli chi è Gesù.  

L’iniziativa di Gesù viene solo accennata all’inizio e alla fine. Ora non sale più da solo sulla montagna ma prende con sè Pietro, Giacomo e Giovanni che saranno evidenziati anche nel racconto del Getsemani. Sono essi testimoni privilegiati della sua gloria e del suo dolore. Ma mentre si trovano da soli con Gesù altri personaggi si affiancano. Innanzitutto il Padre, che in modo invisibile trasfigura di fronte ai tre il Figlio suo. E il volto di Gesù risplendette come il sole. Ed è bello constatare che i discepoli non si spaventano. È così che essi vogliono vedere Gesù, senza sofferenza. 

Ma le meraviglie continuano.

Apparvero loro Mosè ed Elia, i quali conversavano con Gesù. Il richiamo al compimento della legge e dei Profeti in Gesù è evidente. Ed ecco che Pietro si oppone ancora al compimento. È così radicata la forza della tradizione iniziata con Mosè e continuata dai profeti che non vale la pena buttarla via: essa da sicurezza.

Pietro si entusiasmò e prese la parola: “Signore è bello per noi stare qui”.

Probabilmente sa che sta sbagliando perché aggiunge: “Se vuoi”.

Sente la durezza dell’annuncio della passione ma lascia che Gesù scelga. È quindi pronto ad accogliere la parola del Padre della cui presenza si accorsero solo dopo che una nube luminosa lì avvolse e dalla nube si sentì la voce. Ora si che ebbero paura, tanta paura.

Quante volte hanno sentito leggere i racconti del Sinai e come un giorno la nube coprì il monte per sei giorni… e la gloria di Dio apparve ai figli di Israele. Ora sono essi sul monte e subito caddero con la faccia a terra mentre ascoltavano quella voce che rivela il Figlio amato e a cui segue un imperativo: “Ascoltatelo”.

Chi vuole compiere la sua volontà deve ascoltare suo Figlio, anche quando parla di sofferenza, persecuzione e morte. Ora sappiamo che tutto si trasformerà in gloria.